Affermazioni come “******, l’acqua della salute” può far pensare che esistano acque migliori di altre; nomi che rimandano a termini di magrezza/figure “snelle”, possono far credere che esistano acque in grado di far dimagrire; acque che si vendono come “senza calorie” (?!) potrebbero portare a pensare che esitano acque che facciano ingrassare.
Non ci sono né acque migliori, né acque in grado di far dimagrire, ma è vero che esistono diverse tipologie di acqua, da suggerire per situazioni differenti.
TIPOLOGIE DI ACQUA IN COMMERCIO
L’acqua in commercio viene suddivisa in base al proprio residuo fisso, che, tecnicismi a parte, significa che viene suddivisa in base al quantitativo di sali minerali disciolti al suo interno.
Possiamo trovare:
- Acque minimamente mineralizzate: meno di 50 mg/litro (a bassissimo residuo fisso)
- Acque oligominerali: 50-500 mg/litro (basso residuo fisso)
- Acque minerali propriamente dette: 500-1500 mg/litro (medio residuo fisso)
- Acque fortemente mineralizzate: più̀ di 1500 mg/litro (alto residuo fisso)
L’ACQUA CHE FA FARE “PLIN PLIN”
Un’acqua a basso residuo fisso aumenta la diuresi. Quando un’acqua vanta di far fare “plin plin” o di essere “snella” è in realtà una semplicissima acqua a basso residuo e come tale determina un leggero aumento della diuresi… ora che far fare più pipì significhi dimagrire lo lascio valutare a voi che leggete. Bisogna però precisare che TUTTE le acque di QUALSIASI marca (e ce ne sono molte), che hanno un basso residuo fisso hanno il medesimo effetto.
L’ACQUA CON IL NEONATO IN ETICHETTA
Sempre parlando di acque a basso residuo, molte di queste hanno in etichetta l’immagine di un neonato. Molti pensano erroneamente che l’immagine di un bambino riportata in etichetta voglia alludere ad un qualcosa di puro e quindi ad un’acqua di qualità migliore. In realtà l’immagine del bambino vuole solo segnalare che è una tipologia di acqua adatta ai latti in polvere, perché essendo a basso residuo fisso e quindi con pochi sali disciolti, non va a modificare la formula specifica di un latte in polvere per neonati.
L’ACQUA E LO SPORT
Le acque fortemente mineralizzate possono essere adatte a chi ha un elevato dispendio di sali minerali attraverso la sudorazione come nel caso di chi pratica sport e sostituirsi ad eventuali integratori che spesso vengono presi senza una reale necessità. È però importante farsi consigliare da uno specialistica; Infatti, in casi di calcolosi e disturbi renali, queste acque potrebbero avere delle controindicazioni e pertanto sarebbe meglio scegliere acque oligominerali.
L’ACQUA E IL CALCIO; FALSI MITI SU CALCOLI E MENOPAUSA
Le acque oltre a suddividersi per il quantitativo di sali totali disciolti, possono anche differenziarsi per la tipologia di sali disciolti. Uno dei sali più discussi presenti nell’acqua è sicuramente il calcio.
Molti, tendono a pensare che il calcio nell’acqua debba essere evitato perché convinti possa portare ad un rischio maggiore di sviluppare calcoli, quando in realtà è esattamente il contrario.
Infatti, recenti studi evidenziano come sia la carenza di calcio nella dieta a determinare un rischio aumentato di sviluppare calcoli, per cui il modo migliore per abbassarlo è quello di essere sicuri di assumerne a sufficienza. La fonte migliore per un corretto apporto di calcio non sono i latticini come molti pensano, ma l’acqua; chi per gusti/necessità esclude i latticini dalla propria dieta, dovrebbe porre ancora più attenzione ad assumerne un corretto quantitativo tramite l’acqua. Ci sono acque definite calciche perché hanno un contenuto di calcio maggiore e vantano di questa dicitura quando il quantitativo riportato in etichetta è >150mg/L.
Le acque calciche vengono spesso consigliate anche a donne in menopausa che hanno un rischio maggiore di sviluppare osteoporosi. Molte prendono integrazione di vitamina D, ma quello che non viene detto è che un’integrazione di vit D risulta inutile per la salute ossea se non accompagnata da un coretto quantitativo di calcio con la dieta.
COME RICONOSCERE LE DIVERSE TIPOLOGIE DI ACQUA AL SUPERMERCATO
Per conoscere il contenuto totale di sali minerali (residuo fisso) nelle acque imbottigliate, è necessario leggere l’etichetta. Nella foto in esempio è stato evidenziato dove guardare il residuo fisso e dove il quantitativo del calcio. In questo esempio l’acqua in questione ha un bassissimo residuo fisso e un bassissimo quantitativo di calcio.